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Santa Caterina

 Affreschi dalla Chiesetta di Santa Caterina
   
La prima menzione del toponimo di Santa Caterina risale al 1367 in una deliberazione del Comune di Udine che autorizzava la liquidazione delle spese sostenute da Dictalmo degli Andreotti e dal notaio Ermanno per un viaggio ad Aquileia in qualità di ambasciatori della città incaricati di chiedere al Patriarca Marquardo di Randeck il permesso per l'istituzione di un mercato. In un primo tempo la risposta del presule fu negativa, ma successivamente - avendo ricevuto il fedele appoggio degli udinesi nella guerra contro Venezia - egli tornò sulla sua decisione firmando il 4 novembre 1380 il decreto di concessione di un libero mercato, esente da qualsiasi imposta, della durata di cinque giorni consecutivi, dal 23 al 27 novembre di ogni anno.


L'apertura del mercato veniva dichiarata dal pubblico banditore ed era ufficiale solo quando lo stendardo del Comune di Udine giungeva sul prato e veniva innalzato sul pennone. Durante la fiera i commerci in città erano sospesi fino alla sera del 27, quando la bandiera veniva deposta e i banchi dovevano essere immediatamente smontati.

I prati di Santa Caterina ospitarono la fiera e ne videro il grande sviluppo fino al 1405, quando ragioni di opportunità consigliarono di spostarla all'interno delle mura cittadine. Da allora, il mercato si svolse nel capoluogo, nell'attuale Piazza Primo Maggio che ancor oggi è la sede di una delle feste tradizionali più amate dai friulani.
 


Nella frazione di Santa Caterina insiste la Chiesetta di Santa Caterina eretta tra l’XI e il XII secolo, un vero tesoro d'arte, per la presenza di meravigliosi affreschi del XIII e XIV secolo.
Alla chiesetta il Comune di Pasian di Prato ha dedicato una sezione specifica del portale comunale della Cultura.
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